Forse l’anno prossimo all’Eur 78 bici elettriche. E se ne vantano pure!

 

Mentre tutti parlano delle pecore che dovrebbero sostituire i giardinieri per la manutenzione dei parchi di Roma, vogliamo attirare la vostra attenzione su un’altra storia.

Qualche settimana fa Romafaschifo sbertucciava Virginia Raggi per il suo annuncio di alcune nuove pensiline per i bus nell’VIII° municipio. Il blog, giustamente, faceva notare la lunarità di un Sindaco di una grande capitale che si dedica a questioni così piccole (senza tra l’altro riconoscere che quelle pensiline sono frutto di accordi delle precedenti amministrazioni con una società privata di pubblicità).

Ma la prima cittadina evidentemente non ha molti progetti da esporre ai romani, dato che uno dei suoi ultimi post su Facebook racconta un’altra storia assurda: l’arrivo (chissà quando nel 2019) di 78 biciclette elettriche condivise nel quartiere Eur. Una goccia inavvertibile nella tragedia della mobilità romana che invece di essere motivo di orgoglio per la Raggi dovrebbe farla vergognare. La Sindaca, infatti, in due anni di mandato non è riuscita a sbloccare la riforma dei cartelloni pubblicitari, già pronta grazie al lavoro dell’ex assessore Marta Leonori, che avrebbe portato migliaia e migliaia di bici condivise alla città, molte delle quali anche elettriche.

La Raggi, insomma, si vanta di un progetto ridicolo mentre nasconde che la vera rivoluzione della mobilità condivisa su due ruote non viene fatta sia perché la questione dei cartelloni pubblicitari non viene sbloccata, sia perché la giunta non riesce a governare il processo già in corso delle biciclette a flusso libero. E’ chiaro che sui creduloni/fans dell’amministrazione 5Stelle potrà pure fare colpo, ma i blog ci sono proprio per questo. Per informare in maniera critica e comprendere quello che non va. E, sul fronte della ciclabilità, le cose che non vanno sono tante. Ne abbiamo parlato a lungo nei giorni scorsi per cui non torniamo a ripeterci, ma un elemento va sottolineato di questo post della Sindaca. La Raggi scrive che le 78 biciclette (?!?) sono state finanziate dall’Unione Europea nell’ambito del programma Horizon 2020, vinto dal IX° Municipio con il progetto Elviten. I fondi assegnati ammontano a 700 mila euro ma non è chiaro se tutta la somma sarà destinata alle 78 biciclette e ad una app per gestirle. Vogliamo sperare che solo una parte di questi denari servano al progetto Elviten e che il resto sia impiegata per altri usi.

Perché se ci sbagliassimo e cioè se in effetti l’intero importo servisse a coprire i costi delle biciclette, vorrebbe dire che ogni bici costerebbe 9 mila euro. Uno sproposito!

 

Abbiamo provato a contattare il Municipio IX° per chiedere chiarimenti ma non siamo riusciti a parlare con nessuno. D’altronde in quel Municipio a guida pentastellata non si ammazzano di lavoro. Come ha raccontato il Messaggero in una interessante inchiesta pubblicata ieri, dal 1° gennaio ad oggi in quel Municipio sono state approvate zero delibere di giunta. In tutto il quadrante Eur-Laurentino-Vigna Murata-Torrino non un solo provvedimento è stato licenziato dalla mini-giunta. Non va meglio per altri Municipi: anche l’VIII°, il VI°, il XIV°, il XII° e l’ XI° non hanno approvato nulla.  Ma la media è scarsissima in tutti i Municipi, con la sola eccezione del I° (a guida Pd) che invece ha prodotto 32 atti.

In un quadro così desolante, non c’è da stupirsi se gli annunci della Sindaca siano limitati a pensiline dei bus o a costosissime biciclette elettriche che arriveranno chissà quando. Purtroppo manca la visione e la progettazione di una città capitale che ha bisogno di una radicale manutenzione e di investimenti per il futuro. Ma al momento di questa visione non si vede neanche l’ombra.

 

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Una risposta

  1. una “sindaca” che manca del senso del ridicolo e così mette alla berlina l’intera città di Roma.
    chi l’avrebbe detto che saremmo arrivati così in basso 🙁

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