Festa della Befana – Il Municipio si dichiara insoddisfatto!?!

AlfPesc1

Quando l’abbiamo letto non potevamo crederci. Ecco un estratto del comunicato stampa rilasciato dal Municipio I in merito alla graduatoria per la festa della Befana:

“Sicuramente – aggiungono entrambi [la presidente Alfonsi e l’assessore Pescetelli, ndr]– possiamo affermare di non essere soddisfatti rispetto al risultato ottenuto sotto il profilo delle garanzie per la qualità della merce che potrà essere messa in vendita sui banchi. A quanto emerge da una prima lettura delle diverse graduatorie, in alcuni settori, ad esempio la vendita dei dolciumi, i punteggi sulla base del disciplinare integrativo per la certificazione della qualità della merce non sembrano essere stati assegnati, il che ha ovviamente aumentato in modo preponderante il peso del requisito dell’anzianità di partecipazione alla Fiera. Faremo ovviamente tutte le verifiche amministrative del caso sull’esito del lavoro della Commissione, per essere certi che sia stato rispettato in pieno il principio di legalità”.

Ma davvero al Municipio pensavano di riuscire a scardinare i ben oliati meccanismi che da decenni stanno alla base della spartizione della torta “festa della Befana” con un bando affrettato e raffazonato? Già nella sua prima versione il bando nulla prevedeva in merito alla qualità della merce offerta e degli operatori. Ma che pensavano veramente che bastasse aggiungere in un secondo momento il Disciplinare per la qualità per sistemare tutto?

Delle due l’una: o ci troviamo di fronte ad una colossale ingenuità o ad una sfacciata malafede.

Qualsiasi sia il caso, il “capolavoro” messo a punto dal Municipio, ed ora da loro stessi riconosciuto tale, ha regalato alla città dieci anni di festa della Befana a piazza Navona a qualità zero. Complimessi vivissimi alla Presidente Alfonsi ed all’assessore Pescetelli che ovviamente così si sono meritati riconoscenza eterna da parte dei miracolati “operatori tradizionali della festa”. Peccato lo stesso non possa dirsi di tutto il resto della città di Roma ma evidentemente vi sono dinamiche “politiche” che a noi sfuggono.

En passant, la direttiva Bolkestein, che sta alla base di tutta la rivoluzione nelle licenze del commercio ambulante, proibirebbe la priorità basata sull’anzianità delle licenze, proprio per aprire i mercati a possibili nuovi operatori. Peccato che nel recepimento della direttiva le associazioni degli ambulanti siano state molto brave ad annacquarne gli effetti mantenendo sostanzialmente quella di anzianità come la principale priorità. Ci sarebbe la possibilità di modificare un tale scorretto recepimento della direttiva ma intanto i soliti noti di piazza Navona nessuno li potrà toccare per i prossimi dieci anni.

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5 risposte

  1. Rileggiamoci i toni trionfalistici di qualche settimana fa ! hhihiihih !

    Comunque voglio “difendere” i Tredicine. Che avrebbero fatto di male ? partecipano al bando predisposto dagli amministratori.

    Non è neanche un discorso di anzianità, perchè se leggete bene il punteggio massimo non l’hanno raggiunto diversi operatori (addirittura alcuni si sono fermati a 10 ). La qualità piuttosto in cosa consisteva ? sento parlare di prodotti biologici, possibile ? Insomma vorrei proprio vedere il bando perchè ho come l’impressione che abbiano provato a definire la qualità con qualche algoritmo !
    Possiamo parlarne quanto vogliamo ma se alcuni hanno preso 10 punti e il bando ne prevedeva 50 disponibili era sufficiente dimostrare un pò di qualità per vincerlo ! A meno che il bando nno fosse veramente penoso …

  2. ed inoltre quali sarebbero le nuove domande presentate ? ne ho individuate al massimo 3 che comunque stiamo sempre lì non hanno raggiunto neanche 10 punti di qualità. Com’è possibile ? Senza bando parliamo di niente…però i dubbi restano.

  3. Stando all’articolo del Messaggero la commissione non avrebbe proprio tenuto conto del disciplinare sulla qualità perché inapplicabile (cosa facile da immaginare).

  4. inapplicabile ?? Mi piacerebbe proprio dare un’occhiata al bando! Non mi meraviglia il fatto che il municipio non lo faccia “girare” . Comunque non penso sia finita cosi, credo che il bando sia veramente ridicolo e il TAR di fronte a criteri inapplicabili non potrà non annullare tutto.

    Resta il paradosso dell’esultanza degli amministratori municipali ( e magari anche qualche comunale) .

  5. chissà cosa ne penserebbe l’ANAC (Autorità Nazionale Anti Corruzione) di questo bando e di tutta la vicenda….. forse bisognerebbe chiederglielo….

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