Da Parigi arriva l’aiuola curata dal cittadino

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Passeggiando per Boulevard Voltaire, nell’11° Arrondissement, ci si imbatte spesso in piccole aiuole come questa. Molto curate, ben innaffiate abbelliscono la strada e la rendono suggestiva. Sono in molti, infatti, a fermarsi per ammirare le realizzazioni. Qualcuno le fotografa.

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C’è chi fa crescere l’erba così verde che sembra quella di un campo da golf. Non è il Comune a curare tanto amorevolmente queste piccole aiuole, ma gli abitanti del quartiere. Hanno risposto all’appello della Municipalità che li ha invitati a partecipare a “Végétalisons Paris”, un progetto che apre alla collaborazione dei privati per abbellire le strade.

Ogni aiuola riporta il nome del cittadino che la cura, il numero della autorizzazione comunale e le regole che si devono rispettare.

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“La città – si legge negli avvisi – incoraggia lo sviluppo del verde nel territorio pubblico con una forte partecipazione degli abitanti”. E così è addirittura scattato l’orgoglio di quartiere e la gara a chi ha il pollice più verde. Le aiuole vengono fotografate e inserite in una apposita pagina Instagram. Quelle che avranno ricevuto più voti vinceranno un premio messo a disposizione dal Comune. L’ultimo concorso si è concluso il 21 giugno.

Fino ad oggi sono già state adottate 921 aiuole, ma le domande sono in crescita e si conta di raddoppiarle entro la fine del 2017. Un’iniziativa che può sembrare superflua ma invece è di grande esempio: migliora il rispetto per la città e fa capire che la manutenzione del verde è cosa che riguarda tutti non solo gli addetti comunali.

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A Roma una cosa del genere è stata realizzata in pochissimi casi. A Largo Boccea, i volontari del Decoro XIII° seguono con affetto il giardino intitolato a Francesco Fiori, uno dei fondatori dell’associazione Bastacartelloni scomparso prematuramente.

A piazza Don Minzoni, alcuni abitanti si sono costituiti in consorzio ma hanno lottato per anni prima di avere i regolari permessi dal Municipio.

Se invece l’iniziativa partisse dal Campidoglio, magari seguendo l’esempio parigino di un concorso e di un premio, le procedure burocratiche potrebbero essere snellite e il cittadino si sentirebbe incentivato a prendersi cura di un giardinetto, un’aiuola, un’area giochi. C’è poi da ricordare che la legge di stabilità del 2015 prevedeva detassazioni fiscali a vantaggio di quei negozianti o cittadini che si fossero presi in carico il decoro di una strada. Ma a Roma il provvedimento non è mai stato attuato. Eppure è la città che più ha bisogno di decoro di tutto il mondo occidentale.

 

 

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4 risposte

  1. A parigi tutti gli alberi hanno alla base un disco che protegge la pianta e sono più che decorosi, queste aiuole con queste strutture, nonostante siano ben curate, sono quasi al paro del degrado

  2. Nonostante lo sforzo titanico per innaffiare manualmente 4 grandi aiuole e tenerle belle e pulite dalla primavera del 2012 NESSUN AIUTO CONCRETO da parte delle istituzioni : abbiamo richiesto da tempo l’adozione dello spazio ma è tutto fermo perché, anche se può sembrare folle, non si riesce o non si vuole riuscire a sapere a chi appartiene quello spazio

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