La Tuscolana come tutte le vie commerciali invasa da bancarelle REGOLARI

Riprendiamo a parlare dell’aggressione di una settimana fa all’inviato di Radio Radio minacciato da un gruppo di ambulanti regolari (non abusivi, ripetiamolo: RE-GO-LA-RI!) che non gradivano si documentasse lo scempio dell’occupazione selvaggia delle loro bancarelle legali, autorizzate, munite di regolare licenza sui marciapiedi della Tuscolana.

Notizia grave ma non inattesa, che meritava un’assoluta attenzione delle agenzie stampa che invece, lo ricordava in un tweet Roma fa schifo, l’hanno clamorosamente ignorata per ore, dimostrando una volta di più se ce n’era bisogno la scarsa volontà di comprendere, intercettare e raccontare un fenomeno d’immani proporzioni come quello della proliferazione dell’ambulantato regolare (non abusivo!).

Ma andiamo con ordine, ricapitolando gli eventi:

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La trasmissione “Un giorno speciale” dedica la puntata del 9 febbraio alle bancarelle (regolari) della Tuscolana, contattando la redazione di Diarioromano per intervenire sull’argomento già trattato in un nostro articolo sul gigantesco suk di Via Nobiliore.

Proprio dov’è in collegamento l’inviato Stefano Molinari. Che purtroppo viene aggredito e minacciato con la solita strafottenza e arroganza dagli ambulanti che si sentono invincibili e intoccabili, giustificati dalle coperture politico-legali di burocrati e amministratori compiacenti e collusi.

 

Il giorno dopo giunge un comunicato di condanna di Confcommercio Roma

Confcommercio

Viziate dal solito errore argomentativo – tutt’altro che involontario – di confondere una cosa per l’altra, definendo abusivi quelli che abusivi non sono, per convincere l’opinione pubblica che l’abusivo è l’unico a non rispettare le regole, l’unico a generare degrado estetico ed igienico, l’unico a impedire il passaggio sui marciapiedi, l’unico a operare concorrenza sleale nei confronti dei commercianti onesti.

Il tutto in ossequio alla vulgata mediatica dominante degli “abusivi-unico-problema” del commercio ambulante. Pensateci: quanti articoli, flash d’agenzia, comunicati ufficiali avete letto di recente sul fenomeno delle bancarellopoli autorizzate?

E quanti sugli abusivi? Diciamoci la verità, sui grandi giornali si parla solo ed esclusivamente di abusivi. Ed i rappresentanti delle associazioni di categoria non fanno altro che denunciare la piaga drammatica dell’abusivismo. Bene, tutto vero e c’è anche da registrare l’insolita convivenza pacifica di abusivi e regolari in molte strade dello shopping.

Ma ciò non toglie che le bancarellopoli più tristemente famose (Viale Giulio Cesare, Via Cola di Rienzo, Via Ferrari, Viale Trastevere, Piazza Fermi-Via Cardano, Viale America, Via Ravenna, Via Appia Nuova, Via Tuscolana-Via Nobiliore e tante altre) sono regolari e autorizzate.

Ricordate su questi casi dichiarazioni contrarie, prese di posizione ufficiali e invettive di Confcommercio e Confesercenti?

Siamo sempre lì, all’uso della parolina “abusivi”, ogni qualvolta le associazioni dei commercianti parlano di ambulanti. Come a voler proteggere gli interessi corporativi degli operatori su area pubblica aderenti alle loro confederazioni…

Per chi se le fosse dimenticate, ecco le condizioni della “Via del Cinema”, l’equivalente romano di Hollywood.

 

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Via Tuscolana in tutto il suo splendore..

 

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Scritte sui muri, bancarelle sgradevoli e ingombranti, furgoni-magazzino in doppia fila, in curva, davanti ai cassonetti.

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I marciapiedi – si fa per dire…- di Via Nobiliore, dove c’è stata l’aggressione da parte degli ambulanti

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I posteggi fissi e a rotazione, regolarmente autorizzati da comune e municipio, oscurano le vetrine dei negozi.

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Una signora con la sedia a rotelle fa lo slalom tra le bancarelle….

Questo degrado, care Confcommercio e Confesercenti, è REGOLARE E AUTORIZZATO, altro che “abusivi”.

Se ne accorgono le istituzioni del VII municipio che chiedono l’aiuto del comune, in primis il dipartimento attività produttive che gestisce il rilascio delle licenze (autorizzazioni/concessioni) e l’assegnazione/trasferimento dei posteggi fissi e a rotazione, e invocano maggiori controlli della Polizia Locale. Resi ancora più facili dai  “vademecum” per le bancarelle predisposti dall’ex assessore al commercio Marta Leonori e che indicano le norme da rispettare per le diverse tipologie di operatore ambulante.

Ma non prendiamoci in giro: non è più questione di controlli o di osservanza delle regole: le postazioni su area pubblica sono troppe, vanno diminuite e trasferite nei mercati rionali, come avviene in tutta Europa

Per fare questo, bisogna portare a scadenza le licenze e riassegnarle in numero minore.

Un’opportunità di revisione del comparto delle bancarelle sul modello del Piano Regolatore degli Impianti Pubblicitari, favorita dalla scadenza nel 2017 di tutte le concessioni prevista dalla direttiva Bolkestein.

AVRANNO IL CORAGGIO DI PROPORLO I FUTURI CANDIDATI A SINDACO DI ROMA?

Nel frattempo, ecco il panorama davanti alla sede del VII municipio: ancora bancarelle…….

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4 risposte

  1. Questa volta siete caduti voi nel solito errore. Il mes. di confcomm. va letto tra le righe. Altrochè! Svegliatevi !

    PS
    che sia chiaro non sostengo che confcomm. vorrebbe far fuori i regolari magari utilizzando anche norme di legge scellerate e prendersi le licenze. Non sostengo che abbiano queste idee, e le squisite e deliziose apette gourmet con gruppi elettrogeni profumati anche se appartengono ad alcuni vertici di associazioni sindacali non c’entrano nulla ! In passato ho sentito che confcomm si è occupato di reatekers, non ricordo i nomi….voi li sapete ? no perchè sto pensando di andarci anch’io. Il volontariato disinteressato per la propria città è bello.

  2. Dimenticavo, ieri guardavo peppa pig con mia figlia e il signor volpe faeva l’ambulante. Non dico altro ! Se fossi in voi registrerei la puntata e la porterei ai candidati sindaco! ;- |

  3. Non credo che il papà di Peppa Pig parcheggi il furgone in doppia fila, si allarghi sui marciapiedi e illumini la bancarella con lampadine a 2milioni di watt alimentate da un gruppo elettrogeno. Possiamo provare a vedere dove questo accade. Al Cairo, a Nuova Dheli ma in occidente da nessuna parte.

  4. era il signor volpe ! La volpe richiama astuzia ed infatti acquistava a niente degli oggetti per lucrarci !
    Gli ambulanti dovrebbero usare i gruppi elettrogeni profumati delle prelibate e squisite apette gurmè ! Leggi bene e vedrai che sei d’accordo !

    ps
    Mi dispiace per le persone perbene del blog ma sono fiducioso ! In questi giorni hanno fatto chiudere uno dei locali squisiti pubblicizzati da bloggerari con il palato fine .

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