Atac e le inutili attese alle fermate per misinformazione

Paline mai aggiornate, linee soppresse che compaiono ancora e app poco leggibili. Districarsi tra le fermate a Roma è un'impresa. Eppure basterebbe un semplice QRcode

ATAC gestisce a Roma circa 8.000 fermate del trasporto pubblico. Ogni fermata può avere una o più “paline”, e ciascuna palina è formata da più “doghe” verticali. La singola doga riporta il numero di una linea bus, filobus o tram, con le informazioni sul percorso. Le doghe sono in totale circa 23.000.

Con questi numeri, non è difficile aspettarsi degli errori, dal centro alle periferie. Ad esempio, non è difficile trovare paline che riportano linee bus soppresse o che non passano più di lì addirittura da anni, o paline che non riportano linee che invece passano di lì anche da anni (un esempio già segnalato ad ATAC e Comune, è la linea 990L, qui in foto).

 

Per non parlare delle continue e spesso improvvise deviazioni del percorso dei bus per lavori stradali, manifestazioni, incidenti, etc., che comportano la temporanea sospensione di qualche fermata. Chi si trova in una fermata sospesa senza saperlo, quasi sempre vede sull’app i bus in arrivo che poi ad un tratto spariscono per ricomparire più avanti. Non è propriamente un “bug”: le app sono strutturate in quel modo e di solito mettono degli “alert”, ma da questo punto di vista sono poco immediate e poco leggibili. Né ATAC può ragionevolmente modificare in continuazione le fermate, o integrarle con dei pannelli, che vengono spesso vandalizzati, così come vengono vandalizzate le paline stesse.

 

Anziché investire in app dal rating infimo (quella di Roma Mobilità ha solo 2 stelle nello “store”) e ridondanti rispetto ad app molto più funzionali distribuite da terzi, il Comune dovrebbe investire in un sistema WEB più semplice, efficace e rapido.

Le fermate dovrebbero essere dotate di un semplice QRcode adesivo, di bassissimo costo e facilmente ricollocabile che, inquadrato con lo smartphone, rimandi alla pagina con la situazione aggiornata in tempo reale per quella specifica fermata: se attiva o meno, l’elenco delle linee che transitano ed eventuali linee soppresse, ed i bus in arrivo. Nulla di più. Ulteriori informazioni sono integrabili con GoogleMaps o altre app. Risolverebbe rapidamente anche il problema delle paline rosse temporanee, totalmente “anonime”.

 

Le fermate inoltre andrebbero integrate con le doghe per le linee-navetta sostitutive delle Metro e dei tram, in considerazione che ogni giorno c’è qualche interruzione su ferro, e spesso non è chiaro dove si fermi la navetta-bus. Agli ingressi delle stazioni dovrebbe essere permanentemente affissa una mappa con riportata, “in caso di chiusura”, la collocazione delle fermate delle navette sostitutive.

Andrebbe comunque superato il concetto di “navetta sostitutiva” per le Metro: ci dovrebbero essere delle linee bus permanenti che ripercorrono il tracciato della Metro, da rafforzare nel caso (ormai frequente) di interruzioni del servizio Metro. Per la linea A c’è già la linea bus 590, che però ha frequenza di 1 ora. La ridondanza favorirebbe i piccoli spostamenti, quelli che troppo spesso vengono fatti in macchina: se infatti ci si deve spostare di solo 1 o 2 fermate Metro, si perde molto tempo nella discesa e risalita, ed è quindi preferibile un bus.

Un’ultima nota, il voto di Roma Mobilità alle paline: 100%

 

 

 

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