Dalla pagina facebook di Green City Roma leggiamo il seguente post a firma di Antimo Palumbo:

 

Era una Sequoia sempervirens e si trovava a Villa Paganini. Di lei sapevamo che era un albero monumentale ed era tra le Sequoie più grandi e antiche di Roma. Sapevamo anche che la Sequoia è l’albero più alto del mondo e che può vivere anche duemila anni. Di lei poi sapevamo che era stata piantata nel 1894 e che quindi aveva 124 anni e sapevamo che gli attuali amministratori se avessero rispettato la legge 10/2013 l’avrebbero dovuta censire e poi proteggere. Un giorno (direi un giorno triste dell’autunno del 2018) invece grazie a un Assessore straniero e ignorante (che ignora la storia della nostra città) qualcuno senza che i cittadini romani se ne fossero accorti (e per cittadini intendo i quotidiani le televisioni,i gruppi su Facebook, i blog etc…) ha deciso di ucciderla e tagliarla. Perché è stata tagliata? Perchè l’Assessore all’ambiente Pinuccia Montanari non si è occupata di censirla e non ha fatto neanche mezzo comunicato informando i cittadini dopo che era stata tagliata? Degli amministratorii ignoranti stanno facendo tabula rasa del patrimonio arboreo e botanico della nostra città. Anche per questo motivo e per ricordare la grande Sequoia tagliata dall’Assessore Pinuccia Montanari a Villa Paganini io chiedo le sue dimissioni. Dimissioni subito.

 

 

 

Continuano quindi gli abbattimenti indiscriminati di alberi a Roma. Questa volta ne ha fatto le spese un esemplare secolare di sequoia, uno dei pochissimi esistenti a Roma, il tutto senza che l’amministrazione si sia degnata di dare spiegazioni o di rassicurare sulla sostituzione dell’albero (per quanto si possa sostituire un albero secolare).

Per quanto ogni albero sia importante, questo lo era particolarmente, segnalato anche tra le piante di pregio di Villa Paganini sulle pagine del Comune di Roma.

Ecco come si presentava la sequoia.

 

 

Gli amici di Gree City Roma per questo ennesimo sfregio al patrimonio arboreo di Roma tornano a chiedere le dimissioni dell’assessore Montanari, richiesta a cui noi ci associamo volentieri, avendola già esplicitata nel gennaio di quest’anno.

Purtroppo come abbiamo già scritto, e come ha ribadito ieri Il Foglio, Pinuccia Montanari è intoccabile, grazie alla designazione diretta del patron Beppe Grillo.

Io sono stata mandata qui da Grillo, lo capite o no?” pare dica la diretta interessata quando qualcuno della maggioranza si permette di mettere in dubbio la sua posizione. Non male come governo del cambiamento a Roma, cosa di cui non smetteremo mai di ringraziare quello zuzzurellone di Grillo, il quale deve aver perso gran parte della lucidità del passato per difendere una persona imbarazzante come la Montanari.

 

Preso quindi atto che per il momento la Montanari non toglie il disturbo, proviamo per l’ennesima volta a chiederle conto di quanto accaduto alla sequoia di Villa Paganini. Oltre che all’assessore vogliamo chiederlo anche al collaboratore che ella ha voluto chiamare per occuparsi dei parchi di Roma, anch’egli da Reggio Emilia, Vitaliano Biondi. Stando anzi alla biografia che si legge sul sito web del Biondi, egli risulta occuparsi di “… riqualificazione del verde storico e del verde urbano“. Si direbbe quindi la persona giusta per capire come mai un esemplare arboreo di 124 anni non fosse tra quelli protetti e perché si sia pensato di rimuoverlo alla chetichella neanche fosse un arbusto cresciuto fuori posto.

Ovviamente non ci stupiremo se dall’amministrazione non arrivassero risposte, ma per noi il tentativo va fatto.

 

Da ultimo, gli amici di Green City Roma hanno chiesto al Dipartimento Ambiente la documentazione relativa agli abbattimenti operati in Villa Paganini e la risposta dovrebbe giungere tra circa 30 giorni.

Viene però da chiedersi: non è che c’è qualche consigliere d’opposizione che tra un girarsi i pollici e l’altro voglia prendere in mano la questione e provare a capire, in tempi non biblici, cosa diavolo è successo alla sequoia di Villa Paganini? Non che qui si voglia disturbare lorsignori dell’opposizione dai loro ozii, ma magari qualcosina ogni tanto sarebbe il caso di farla vedere, o no?

Condividi:

Una risposta

  1. insieme alla sequoia, avete tagliato, tanta storia. andavamo a Villa Pagannini a giocare, negli anni 1930/40.
    Quanti bambini! …poi c era Villa Torlonia, la guerra, i bombardamenti.Quell albero, aveva assistito alla nostra vita.
    Mio nonno (n.1883) granatieri di Sardegna, faceva le esercitazioni, da quelle parti.
    Quanta insensibilità!
    Al decoro urbano, all’ utilità!
    A queste persone, non resta che 1 lavoro…portare le ghiande ai maiali.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

I nostri ultimi Tweets

Trenini in Metro: torna la mostra di modellismo ferroviario. Sabato 20, presso la fermata Malatesta della Linea C, immancabile esposizione di cimeli del trasporto e di modelli Dioarami. Dalle 9.30 alle 19.00 #modellismo #trenini #fotodelgiorno

Insediamenti sotto Ponte Salario: non si fa in tempo a sgomberare che ne appare un altro. L’area è costantemente abitata da senza tetto. A ridosso dell’Aniene un‘enorme discarica con rischio di grave danno ambientale. A #Roma sono ormai 300 le baraccopoli.

Portuense: un chiosco-bar nel giardinetto Gattinoni. I residenti contrari. Secondo il Municipio serve ad arginare il degrado. Nel quartiere temono la vendita di alcol. In realtà un presidio può solo migliorare la drammatica situazione di via Ettore Rolli

Il futuro dell’ex Arsenale Pontificio. Forse è la volta buona perché diventi sede della Quadriennale di arte.
Il Consiglio Comunale ha approvato la variante. Se ne parla da 8 anni e ora ci sono finanziamento e progetto.

Load More

Suggerimenti di lettura
Ultimi commenti

Altri articoli nella stessa categoria