Via il cantiere della Metro B1 dal Parco di Conca d’Oro, a 5 anni dalla fine dei lavori

Quando la giunta del III Municipio guidata da Roberta Capoccioni cadde sotto i colpi del fuoco amico 5Stelle, i residenti di quelle zone sperarono nella fine della paralisi. Un territorio vastissimo e delicato come Monte Sacro, Talenti, Serpentara, Val Melaina, Città Giardino e Valli era da troppo tempo senza guida. Le beghe interne al Movimento erano diventate così violente e fratricide che il consiglio municipale non fu convocato per mesi. E tutti i provvedimenti più importanti caddero nel dimenticatoio, messi in secondo piano rispetto alle liti intestine.

A ottobre del 2017 e a gennaio del 2018 lanciammo l’allarme per diverse opere fondamentali per il quartiere che stavano per saltare a causa del blocco di tutte le attività politiche. Fummo accusati di essere dei buffoni e ci dissero che tiravamo la volata al Pd o a Salvini! Va beh!!!
Che le cose stessero come scriveva diarioromano è dimostrato dal quel che accadde nei mesi successivi: la Capoccioni cadde dopo un lungo arroccamento alla sua poltrona e divenne presidente Giovanni Caudo.

Da allora quel territorio ha ripreso a muoversi. Lungi dall’affermare che siano stati risolti tutti i problemi, anzi il contrario. Ma certamente si nota un’attività e una voglia di fare che prima non c’era. E così la notizia che vi diamo oggi riguarda proprio il lavoro svolto dal III Municipio per sbloccare l’annosa vicenda del Parco di Conca d’Oro, nel tratto che confina con il Ponte delle Valli. Un’area verde molto vasta era stata sequestrata dal cantiere della Metropolitana per la costruzione della linea B1. Terreni una volta ricchi di alberi e piante sono diventati luogo di sosta delle auto di servizio, dei camion, raccolta di materiale di scarto e bagni chimici per gli operai.

Una cosa necessaria certamente. Ma durante i lavori aveva senso non a 5 anni dalla loro fine. La linea B1, infatti, fu inaugurata fino a Conca d’Oro nell’ormai lontano 2012, mentre il prolungamento verso Jonio arrivò nel 2015. Da allora quel cantiere non serviva più, eppure l’area era ancora recintata da lamiere di ferro e il fango la faceva da padrone.

 

La buona notizia, dicevamo, arriva dall’assessore all’Urbanistica del Municipio, nonché vicepresidente, Stefano Sanpaolo. I tre ettari di terreno saranno riqualificati e torneranno ad essere un parco a servizio dei cittadini.

Il progetto prevede una arena a disposizione dei residenti dove riunirsi o fare piccoli spettacoli amatoriali, un ampio manto erboso con nuovi alberi, panchine e vialetti per la corsa. Non è utopia ma realtà concreta perché i lavori inizieranno entro poche settimane e i fondi sono già stati stanziati.

 

A coordinare l’iniziativa è stato il Municipio ma c’è stata una buona collaborazione da parte di Roma Natura, del Dipartimento Ambiente del Comune e dell’Atac che ha provveduto a sgomberare l’area. “Abbiamo voluto risarcire i residenti per tutti i sacrifici dal momento che l’apertura del cantiere ha causato loro disagi durati anni”, ha spiegato l’assessore Sanpaolo.

Altra opera bloccata da tempo della quale ci siamo occupati più volte è il ponte ciclopedonale sull’Aniene, un collegamento fondamentale per arrivare dal quartiere Sacco Pastore alla fermata Libia della metro B1, previsto infatti tra gli interventi accessori alla nuova metropolitana.

 

I finanziamenti, oltre 3 milioni di euro, c’erano ma erano rimasti bloccati per l’inefficienza delle amministrazioni municipali che si sono susseguite, soprattutto quella guidata dalla Capoccioni. Il Ponte sembra sbloccarsi dopo la chiusura della conferenza dei servizi. E’ stato finalmente approvato anche il progetto definitivo e ora occorre solo bandire la gara d’appalto. La legge “Sblocca Cantieri” permette all’impresa vincitrice di curare anche il progetto esecutivo e questa è l’intenzione del Municipio per velocizzare il lavoro e non perdere i fondi disponibili.

Due opere che potranno migliorare la vita di molti cittadini e che sembrano finalmente concretizzarsi. Li seguiremo con attenzione senza dimenticare le condizioni di degrado della piazza Conca d’Oro dove la fermata della metro sembra colpita dai bombardamenti ed invece è stata solo colpita dall’idiozia dei vandali e dei graffitari.

 

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