Il car sharing comunale verso la chiusura. Perso 1milione e mezzo in un anno

 

In un mondo che sempre più va nella direzione della sharing mobility c’è un servizio di auto condivise che perde soldi. E’ quello gestito dal Comune di Roma che chiuderà il bilancio 2019 con un rosso di 1 milione 437 mila euro.

Mentre i privati di Car2Go, Enjoy, Sharengo hanno raggiunto i 430 mila iscritti con 2.100 auto a disposizione, il servizio pubblico curato da Roma Mobilità è fermo a 5 mila soci, di cui solo 3.500 usano realmente le 192 auto comunali. Anche le corse sono in costante calo: da una media di 40 mila l’anno siamo passati a 34 mila, con un incasso che era di 1 milione nel 2015 e quest’anno supererà di poco i 600 mila euro.

I dati sono contenuti nella delibera che ha prorogato il servizio fino al 31 dicembre ma che non chiarisce cosa succederà nel 2020. Molti pensano che il car sharing comunale sia destinato a chiudere come già deciso in altre città italiane. Troppi vincoli perché sia realmente apprezzato dagli utenti: in primo luogo l’auto va prenotata con largo anticipo; poi si può prelevare e lasciare solo in alcuni spazi autorizzati che sono distribuiti in maniera poco capillare e per lo più nei quartieri centrali; 82 parcheggi su 150 sono presenti solo nel primo e secondo municipio mentre terzo e quarto sono quasi del tutto sguarniti; infine l’app di gestione è poco efficiente.

L’unico appeal è il costo relativamente contenuto: 120 euro l’anno ai quali vanno aggiunti 2,50 euro per ogni noleggio durante il giorno o 1,40 euro nelle ore notturne se si riporta l’auto dove la si è prelevata. Se invece la si lascia in un parcheggio differente la tariffa sale di 50 centesimi. Vi sono poi sconti per i titolari della Metrebus Card e per i dipendenti comunali, di Anas e della Presidenza del Consiglio.

Oltre al disavanzo che dovrà coprire Roma Capitale, i contribuenti italiani hanno sostenuto il car sharing romano con 1 milione e 520 euro che il Ministero dell’Ambiente ha versato a fondo perduto per incentivare la mobilità ecologica. Peccato che le auto ibride ed elettriche non siano mai state ordinate dal Campidoglio proprio per la scarsa profittabilità del servizio. A gennaio si capirà se verrà affidato ad un privato o chiuso definitivamente.

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7 risposte

  1. Un altro vincolo è la richiesta di carta di credito, infatti non si può usare la carta di debito o la prepagata, mentre con Enjoy sì. Quindi io che sono studente vorrei utilizzare il servizio ma di fatto non posso perché le banche non mi rilasciano la CC senza stipendio fisso!

  2. Come ben individuato dall’articolo il problema fondamentale è il limite dei parcheggi obbligati, il bello delle due principali concorrenti private è che lasci la macchina dove ti pare (anche troppo vista l’educazione media dei romani) .
    Recentemente hanno anche ampliato la cerchia della zona utilizzabile.

  3. Salve
    In realtà i costi del noleggio a me non sono sembrati per nulla chiari! Oltre ai fissi annuali ai quali si aggiungono quelli fissi per la corsa : nel prospetto venivano elencati anche 1. Costo per il tempo di noleggio 2. Costo per chilometro. Malgrado io utilizzi solo auto/ moto a noleggio…. se qualcuno mi illumina su queste voci mi farebbe capire se ho letto e malcompreso
    Grazie

  4. In realtà, credo che i motivi per cui i romani hanno smesso di usare il carsharing del comune non siano ben focalizzati nell’articolo.
    A parte l’app che fino a qualche mese fa (è stata ammodernata da poco) faceva ridere i polli, infatti tutto era macchinoso e assolutamente irritante, tanto che gli utenti erano veri e propri eroi della mobilità sostenibile, insomma, a parte l’app – stendiamo un velo, anzi una trapunta pietosa sull’app – il primo, fondamentale problema era che in caso di guasto di un’auto o il più delle volte del sistema di prenotazione e comunicazione dell’auto con il software centrale, non avveniva alcuna segnalazione all’utente. Per fare un esempio, tu prenoti un’auto il giorno prima perché evidentemente ti serve, arriva il momento di sbloccare l’auto e partire e… l’auto non funziona! E’ allucinante. Un problema del genere mi accadeva almeno una volta su dieci affitti. Dico allucinante perché la forza del carsharing comunale rispetto al privato che è a flusso libero, era proprio la CERTEZZA di avere un’auto a disposizione per un tot di tempo a prezzi contenuti. La potevi prendere per portare un bambino a una visita medica, per fare la spesa grossa mensile in un posto lontano, per fare un piccolo viaggio, per fare un trasloco (affittava pure i van). Insomma, il carsharing comunale era proprio un affitto, quasi un’auto privata a disposizione per un periodo di tempo, quindi un servizio assolutamente non comparabile con gli altri servizi di sharing a flusso libero, che sono in pratica dei TAXI guidati dagli utenti, che ci sono ma potrebbero pure non esserci.
    Questo per dire che il problema descritto nell’articolo (il limite di avere le auto solo in un parcheggio fisso) era in realtà una conseguenza di un punto di forza del servizio, che è l’affitto breve dell’auto.
    Se decidi di fare una vita rinunciando a un’auto privata, il carsharing a parcheggio fisso a prezzi contenuti (affitto breve) è la vera chiave di svolta che ti fa rinunciare all’auto. Questo è importante capirlo quando si confrontano i servizi di carsharing.
    Un altro motivo del crollo delle corse del carsharing comunale è che ultimamente (ultimi 2 anni circa) erano stati disattivati molti parcheggi tanto che quello vicino a casa mia non l’ho usato per almeno un anno costringendomi a usarne uno più lontano. Inoltre, i parcheggi a volte andavano e venivano, non c’era quindi più la certezza di avere un’auto, che era la forza del servizio.
    Insomma, il carhsaring romano soffre della solita gestione mediocre e irritante della maggior parte dei servizi pubblici romani, Atac e Ama in primis, ma anche purtroppo di quelli nazionali. Provate a interfacciarvi col sito INPS e poi ne riparliamo…

  5. Ringraziamo i lettori per i commenti tutti molto interessanti. Il tema ha suscitato un grande interesse, tanto è vero che abbiamo girato le vostre osservazioni a Roma Servizi per la Mobilità che gestisce il sistema di car sharing comunale. In particolare l’osservazione di Marco sulla affidabilità delle auto è molto corretta. Riceveremo presto delle risposte e ne faremo oggetto di un nuovo articolo, sperando di fare chiarezza su tutti i punti sollevati.
    Poiché Marco ha ragione quando precisa che un servizio a parcheggio fisso assolve a funzioni che uno a flusso libero non assolve, speriamo che in Campidoglio si rendano conto delle esigenze di questa fetta di cittadinanza e trovino una soluzione per far sopravvivere il car sharing anche nei prossimi anni.

  6. Il costo nn è affatto contenuto, al prezzo orario bisogna aggiungere 0,50 centesimi a km. Il prezzo totale di ogni noleggio diventa altissimo. Un noleggio di 10 min e 10 km lo vai a pagare 7,5 euro contro i 2,5 euro degli altri carsharing, perdipiu a flusso libero e senza canone annuo!

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